Nella sua veste di rappresentante
elettivo nelle Istituzioni ha curato oltre a numerose iniziative legislative in
materia istituzionale, agraria, di ordinamento sanitario,
di contrattazione collettiva, di diritto del lavoro, sulla statizzazione dell’Università
di Trento, ed altro, le questioni riguardanti la tutela delle minoranze linguistiche
in Italia; è stato firmatario della proposta di legge redatta a suo tempo per
il riconoscimento delle minoranze linguistiche storiche che dopo un lungo iter
è stata finalmente approvata colla Legge 15/12/1999 n. 482.
Si è inoltre particolarmente occupato
della tutela delle minoranze linguistiche del Trentino
Alto Adige, è stato primo firmatario della proposta di legge costituzionale
approvata poi dopo un lungo iter legislativo per il riconoscimento della
rappresentanza politica dei ladini di Fassa in Consiglio Regionale e
Provinciale. È stato inoltre uno dei proponenti in seno alla Commissione dei
Dodici della norma di attuazione che conferisce
importanti diritti di affermazione della propria identità al gruppo linguistico
ladino di Val di Fassa.
Egli è inoltre il proponente
della norma che ha previsto il censimento decennale delle minoranze
linguistiche del Trentino tra le quali quelle ladine
che, come è noto, non sono solo quelle
della Valle di Fassa ma anche quelle delle Valli del Noce.
In sede di censimento del 2001 ha
assunto una serie di iniziative per la affermazione
della identità ladino – nonesa che, in sede di censimento del 2001, in conseguenza anche della capillare opera di
sensibilizzazione dell’Associazione Rezia, ha avuto come conseguenza la
dichiarazione di appartenenza linguistica al gruppo linguistico ladino di quasi
il 20% della popolazione nonesa.
Egli è attualmente
impegnato nella promozione di ulteriori iniziative per la affermazione di un
gruppo linguistico ladino – noneso nel quadro
dell’assetto costituzionale della Regione Trentino Alto Adige.